Si è naturalmente portati a pensare che certe situazioni siano irrecuperabili, che non esistano soluzioni per certe cose semplicemente perché fino a quel momento le soluzioni non esistevano. Questo è quello che si pensa anche quando ci si trova davanti ad un tragico avvenimento come nel caso dello schianto dei tre carpini monumentali del viale di Cart a Feltre, avvenuto a seguito di un evento meteorologico di natura estrema. Tre esemplari meravigliosi che contribuiscono sia come singoli, che come insieme a rendere il viale di Cart un simbolo di bellezza e un luogo incantevole per tutti coloro che per un motivo o per l’altro lo percorrono. Sotto a questa galleria verde si sono mossi nobili, lavoratori, contadini, letterati, eserciti di tutte le fazioni nella prima e nella seconda guerra mondiale, partigiani e staffette e ora, in tempo di pace, residenti, turisti e viaggiatori entusiasti. Sono testimoni “parlanti” anche di quanto il clima stia cambiando: sono lì da due secoli e mezzo, sopportando tutte le intemperie, ma non avevano mai affrontato una tempesta come quella del novembre 2018 che li ha abbattuti sollevando la zolla radicale. Ed è per tutto questo che duole particolarmente il pensiero di perdere per sempre questi unici esseri viventi, proprio nel tratto più significativo nei pressi e nella proprietà compendio di Villa San Liberale.