La prima edizione del Flormart Garden Show verteva sul tema del verde verticale: veniva richiesto ad architetti e designer di riflettere sui benefici ecologici ed estetici derivanti dal suo impiego per la progettazione di edifici e città, mostrandone creativi esempi di impiego.
Abbiamo quindi pensato di raccontare una breve storia di fantasia, che servisse come pretesto per mostrare il potenziale espressivo offerto dall’applicazione delle tecnologie per il verde verticale anche a superfici architettoniche curve. La storia si svolge in un piccolo parco urbano, di notte; qualcuno ha dimenticato un mazzo di palloncini legato ad un lampione; improvvisamente, nell’oscurità, una striscia di suolo e vegetazione prende il volo, sollevandosi verso il cielo, rimanendo magicamente sospesa a mezz’aria.
Abbiamo scelto di riprodurre una prateria soffice e spontanea, spettinata, utilizzando graminacee e perenni fiorite: siccome la manifestazione si svolgeva a settembre abbiamo usato Aster, Anemone, Calamagrostis, Pennisetum, Gaura, Sedum e Centranthus.
Le piante erano alloggiate all’interno di un tappeto a tasche in fibra di cocco, steso su un “materassino” contenente Perlite. Quest’ultimo, formato da moduli cilindrici, è completamente flessibile e perciò adattabile a qualsiasi tipo di superficie.
Il giardino è stato allestito in due giorni; è rimasto visibile per i tre giorni di manifestazione, per poi essere smantellato.
